Il parto di Cesare

MS London, B. L., Royal 16 G VII, f. 219 (XIV sec.)

Scrive Plinio: «Nascono con auspici migliori i bambini la cui madre muore di parto; è il caso di Scipione Africano o del primo dei Cesari, che fu chiamato così dal taglio cesareo praticato alla madre; da questa stessa causa ha origine il nome dei Cesoni».

Non è chiaro a chi Plinio si riferisca citando colui che per primo assunse il cognomen di Cesare. […]

Ms. London, B. L. Royal, 16 G VIII, f. 32r (1473-1476)

Ciò nonostante fu proprio il divo Giulio ad essere ripetutamente chiamato in causa nel Medioevo, complice il passo delle Etymologiae di Isidoro di Siviglia, per il quale l’etimologia del nome di Giulio Cesare derivava dal suo essere stato estratto dall’utero caeso, ossia tagliato, della madre morta, e dall’avere presentato alla nascita una folta chioma (cum caesarie).

Il passo venne citato in opere di vario indirizzo, tra cui quelle letterarie e quelle a carattere enciclopedico come ad esempio Li Fet des Romains, composta in Île-de-France tra gli anni 1213-1214, che narrava delle gesta dei romani. Le illustrazioni dedicate all’episodio raffigurano Aurelia, madre del futuro condottiero che, a letto, supina con gli occhi chiusi, presenta un’apertura dell’addome da cui fuoriesce un bambino che, ritto in piedi, spesso fa mostra di una fluente capigliatura.

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